mercoledì 4 maggio 2011

Frittata di pasta....vecchi rimedi

Ancora non sono salita nella calda e casciarona Roma, mi sono dilungata un pò di più qui nel vecchio paese, alla fine della terra, per via di alcuni documenti e dati che devo prendere riguardo al mio lavoro di tesi.
Ero appena tornata da una passeggiata tra vecchi cortili  e giardini, dimenticati da dio e dagli uomini, dove C.  in maniera adorabile, si è prestata a farmi da paziente modella. Quando ho cominciato a sistemare tutto l'occorrente per il mio serale momento di riflessione sotto al porticato dai grandi archi: un libro poggiato sullo scalino, la mia caraffa di te o d'acqua a seconda, il quaderno di schizzi rilegato in pelle, il lapis troppo malconcio, il diario scomposto dei miei giorni.
All'imbrunire gli uccelli si preparano per la notte, si radunano intonando antichi canti e dopo alcuni volteggi in aria, scelgono il posto più sicuro per la notte, la chioma dell'abete del mio vicino si appesantisce ricevendo d'un tratto il peso dello stormo appollaiato e la viuzza silenziosa risuona di quel cinguettare sottovoce, prima che arrivi il giorno.
 Il cielo è nuvolo, bianco latte, piccole gocce di umidità si fermano a mezz'aria, il silenzio a volte può essere disarmante, fa spazio a timori e paure che aspettano l'imbrunire per farsi forza e uscire dal piccolo covo in cui si nascondono. Poi un fruscìo, una gazza rompe il silenzio e squarcia il cielo con il suo colore, in tutto quel bianco, come una goccia di caffè nel latte. Si sistema sul muretto e mi osserva. Sorrido. Ari non si accorge di nulla, sta sognando caccia grossa al cinghiale, probabilmente, visti i sommessi ululati che fa, muovendo in maniera sfrenata le sue zampe.
 Il cellulare si sgranchisce, è L., rispondo. Porto le mie gambe sulla poltrona, un piccolo riflesso della mia immagine si propaga nella pozza d'acqua vicino allo scalino. Parliamo di ciò che si è disposti a mettere in gioco, parliamo di storie differenti, di ciò che non sappiamo avere di fronte, parliamo di uomini e temporali, di navigare a vista, di non accontentarsi, di avere coraggio, di essere felici. E' bello sentire la voce di un'amica la sera, le paure scappano e t'accorgi di quanto sia facile a volte spazzarle via. Il paese si addormenta tra le nostre chiacchere e risate, il profumo del mare arriva fin qui, mi sussurra che l'estate sta per arrivare.
Disegno una barca che imperterrita va dritta verso l'orizzonte, non sembra temere il temporale che la strattona da un'onda all'altra. Le stelle mi guardano e mi viene in mente la frase della mia prof.ssa di italiano che al Liceo adoravo: "Punta alla luna mal che vada avrai vagabondato tra le stelle" domattina chiamerò L. per ricordargliela..


FRITTATA DI PASTA 


Ingredienti:

1 o 2 piatti di pasta condita avanzata del giorno prima (preferibilmente spaghetti),
2 uova,
pangrattato,
4 o 5 foglie di menta,
prezzemolo,
olio evo,
sale qb,
latte se necessario


In una coppa miscelate gli ingredienti, uova, spaghetti, menta, prezzemolo, tritato, pangrattato, se l'impasto è molto asciutto potete aggiungere  un goccio di latte. Lasciate qualche minuto, in modo che si insaporisca bene e preparate sul fuoco la padella antiaderente con un filo di olio ben disperso per tutta la superficie anche sui bordi. Versate il contenuto e abbassate di fiamma, coprendo con coperchio! Giratela con coraggio, senza avere paura, aiutandovi con il coperchio e fate continuare la cottura.
Servite con dell'insalata fresca. E godetevela che è buonissima!

14 commenti:

  1. come al solito i tuoi post sono poesia

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  2. Questa è una cosa che adoro! Me la faceva la mia mamma quando ero piccola, e qualche settimana fa, dopo tanto tempo l'ha rifatta proprio un giorno che ero da lei... mmmhhh che buona!

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  3. Ma come hai fatto a farla così alta?è una meraviglia...fameeeee!!

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  4. @vale: anche la mia mami la fa sempreee!

    @sere: merito degli spaghetti che erano avanzati che erano tanti...:)

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  5. Si, mi piace cosi non si butta niente...bravissima

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  6. io questa la adoro!!!! una mia amica napoletana la faceva e la mangiavamo in spiaggia! che delizia! baci

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  7. che ricetta stupenda!
    un ottimo modo per riciclare (scusami il termine) la pasta avanzata e renderla nuova e appetitosa ancora una volta!!
    Bellissima l'introduzione con la frase finale della professoressa davvero, davvero, davvero perfetta!

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  8. E' bello leggere i tuoi post, sembra di vivere quello che racconti. Ciao, Laura

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  9. e si è proprio buona,uso farla anche io quando mi avanza della pasta,
    ciao un abbraccio

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  10. bello come sempre il tuo post e la frase della tua
    professoressa è da ricordare...
    buonissima la frittata di maccheroni!!
    bacini

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  11. Il tuo post è veramente bellissimo, l'ho letto d'un fiato...
    E la frittata di pasta la farò appena ne avanzo un piatto. Ci credi che non la conosco? ma la adoro già!
    Grazie!
    Un bacione

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  12. Bello il tuo post. C'è molta poesia.
    Sono da segnare sia la ricetta che il pensiero che ti ha lasciato la tua insegnante.
    Se vuoi partecipa alla nostra festa di condominio inviando ricette nuove o già pubblicate a http://lacucinaaccanto.blogspot.com/2011/05/buffet-in-giardino-la-nostra-prima.html
    La tua presenza sarà molto gradita
    Grazie
    Buona giornata

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