giovedì 30 giugno 2011

Spaghetti saltati con gamberi e fiori di zucca....il cane mascherato

A volte quando vado a mare Anti mi segue e non c'è verso di farlo tornare a casa, sento le sue zampette dietro i miei passi correre veloci e appena mi volto nascondersi in qualche angusto anfratto. Tanto che a volte mi domando se è un cane o si crede un agente segreto, del resto il suo passaporto canino recita "setter inglese" per tacito accordo tra il mio cane e il suo veterinario, perchè in effetti sarebbe anche un pò breton per parte di padre, ma dire setter sembra faccia più figo.
Vi lascio immaginare la scena: io che ciabatto placida verso la spiaggetta e il mio cane che va di palo in palo, di cespuglio in cespuglio, ad un certo punto noto che dietro un sasso scodinzola una coda bianca, da morire dal ridere, lo sgrido urlando di tornare a casa, la coda si ferma congelata e scompare dietro al sasso.
Scendo per le scalette dietro al piccolo porticciolo, sono appena arrivata e ho racimolato qualche ora per un pò di sole e mare. Sguazzo, Anti non si vede. O meglio ha fatto una corsa in acqua e poi è scomparso. Sarà di ritorno a casa, penso, mi godo il sole e le onde che suonano a riva. Così sguazzo per un pò nell'acqua come una ranocchia contenta, è bello sentire il profumo di iodio che ti invade le narici e le sfumature cristalline sull'acqua trasparente. Mi alzo per uscire dall'acqua e faccio per prendere l'asciugamano, vedo un cane bellissimo, un setter irlandese galoppare felice dalla mia parte, me ne innamoro, il rosso del pelo riluce al sole è una meraviglia, si avvicina sempre di più, viene troppo dalla mia parte:
 ma che vuole 'sto cane????
Mi salta addosso facendomi le feste, io cado in acqua, mi rialzo a fatica e vedo che l'acqua si tinge di rosso.
Il pelo del cane si fa bianco pezzato color fegato: è Anti. Non faccio in tempo a sgridarlo che .vedo un signore correre inveendo contro il cane con una canna in mano, il mio cane s'era andata a rotolare nella campagna appena arata lì poco distante.. come una saetta arraffo borsa e asciugamani e insieme ad Anti scappiamo come pazzi, io ridendo e lui scodinzolando..
SPAGHETTI SALTATI CON GAMBERI E FIORI DI ZUCCA



INGREDIENTI:

200 gr spaghetti integrali
150 gr gamberi,
200 gr di fiori di zucca
aglio
cipolla
olio extravergine d'oliva
buccia di limone grattugiata
sale marino
pepe nero
brachetto invecchiato

Lessate gli spaghetti, io ho usato quelli integrali ma fa lo stesso. Nel frattempo sminuzzate i fiori di zucca, mettete una padella con dell'olio extravergine d'oliva, cipolla a fettine sottili e aglio sminuzzato fate soffriggere e versate i gamberi. Sfumate il tutto con una spruzzata di brachetto invecchiato e versate solo all'ultimo i fiori di zucca a pezzetti, aggiungete di sale marino e di pepe e smorzate. Scolate gli spaghetti pronti e mantecate a fuoco vivace con della buccia di limone grattugiata .

Con questa ricetta partecipo al contest di ABOUT FOOD in collaborazione con Cassandra.it  !




lunedì 27 giugno 2011

Pomodori ripieni d'estate...incontri molesti e premi graditi

Il treno l'ho preso sabato per venire in giù, tantissima gente assiepata tra i sedili, i bagagli non si sapeva più dove metterli: chi li aveva in grembo, chi ci si sedeva sopra, chi ci dormiva dentro.
Il mio posto era nei sedili  a quattro, quelli placidi e comodi che ti permettono di chiaccherare o leggere o lavorare al microcomputer serenamente. In verità, io m'ero preparata già tutto: libro di Hesse di cui ormai sto agli sgoccioli, I-pod, microcomputerino nella borsa e qualche libro.
 Negli altri due posti zia e nipote andavano in qualche città per passare una piacevole vacanza. La nipote R. gracchiava come un'aquila e martoriava la povera zia che per disperazione l'assecondava in tutto:
"Ma com'è bella la mia zietta"
"Grazie R"
"Peccato che hai tutta questa pelle grassa e copriti il seno non vedi che ce l hai enorme?"
 "..."
ecco insomma graziosi dialoghi del genere. Ora, capirete che Hesse ha dovuto aspettare il mio rientro a casa per essere sfogliato e anche il mio microcomputer e l'Ipod, che la forza dei decibel di quella voce squillante riusciva a sommergere qualsiasi mia altra attività. Mai  viaggio fu così lungo, eppure loro scendevano di là a due ore... 
"Dai su R siamo arrivati, il treno poi prosegue"
"Non mettermi fretta !!!! Ti ho detto di non mettermi fretta! Ti ho detto che le persone che mi mettono fretta mi fanno innervosire!"
"Su R. fai la brava che poi il treno prosegue in Puglia, non vorrai arrivare in Puglia?"
E io a denti stretti:
 " R. ha ragione zia .. fidati è meglio che ti sbrighi."..
altre tre ore così e potrei non rispondere delle mie azioni...:)
Per fortuna al mio arrivo trovo il mio bel premio ricevuto ONE LOVELY BLOG AWARDS 


da Liz delle Tortine- cupcakes blog .
Di rimando linko altri 15 blog  che reputo meravigliosamente lovely:


POMODORI AL RIPIENO D'ESTATE


Ingredienti:

pomodori rossi belli tondi
pangrattato
aglio
verdure in sott'olio
foglie di menta fresca
sale marino
olio extra vergine d'oliva
tonno al naturale
capperi

Tagliate i pomodori a metà nel senso di lunghezza, svuotateli e rovesciateli in uno scolapasta, in modo da farli scolare. Sminuzzate l'aglio in una terrina, aggiungete i sottoli e tagliateli fini fini, poi il tonno lavorandolo con la forchetta, capperi e pangrattato, Mischiate bene il tutto e spolverate di sale marino, aggiustate con olio extra vergine d'oliva e foglie sminuzzate di menta fresca. Riempite le barchette di pomodori e tenete in frigo. Servire freddi !

mercoledì 22 giugno 2011

Patate al forno arrabbiate...questione di aspettative...


Io bionda e liscia
e mia sorella

Mia madre da piccola  mi chiamava patata. Ora non mi sembra il caso di addentrarci sul motivo e le spiegazioni del caso, ad onor di cronaca bisogna dire che ero rotondetta e pacioccosa, come il caro tubero!
Correva l'anno 1987 anno di più o anno di meno e noi abitavamo ancora a Roma, ricordo che eravamo in cucina e io ero in braccio a mia mamma, era da giorni che si parlava di tagliare i capelli a me e mia sorella. Avevo i capelli di un angelo, biondi, lunghi, sottili e un poco mossi.
Immagino che probabilmente ero un poco recalcitrante a sottomettere i miei capelli ad uno con le forbici in mano.
Ricordo che mia mamma tirò fuori come asso dalla manica, una bella rivista patinata dove in copertina c'era una modella fantastica, con i capelli rossi corti corti e gli occhi azzurri e mi fa :
" Non è bella? Se vuoi mamma te li fa così i capelli"
" Si mamma si .. anch'io così, anch'io"
Il giorno dopo andammo dal parrucchiere. Ricordo la poltroncina di pelle soffice e i miei piedini che nuotavano nell'aria. Ricordo le forbici che sferruzzavano mie ciocche di capelli che cadevano a terra. Ricordo di aver chiuso gli occhi, perchè volevo avere l'effetto sorpresa di quando il parrucchiere avrebbe finito e mi sarei specchiata e avrei visto i miei capelli rossi e i miei nuovi occhi azzurri azzurri.
Quando li riapriì mi sentivo parte protagonista di una tragedia epica, lo specchio rifletteva l'immagine della solita vecchia patata con gli occhi nocciola e i capelli che sembravano quelli di un canarino sopravvissuto ad un maremoto. Per i pianti che mi feci allagai il quartiere, tutti pensarono fosse stata colpa delle piogge persistenti, in realtà io e la mia famiglia sapevamo la verità: ero stata io con i miei lacrimoni.
Ad onor del vero la magia la ebbi comunque :da angioletto con i capelli biondi lunghi e mossi mi sono ritrovata dopo pochi anni ad avere i capelli ricci ricci boccolosi e neri come il carbone!


PATATE AL FORNO ARRABBIATE

 

Ingredienti:
200 gr patate biologiche
olio evo
sale marino
rosmarino
pepe nero
conserva amara  salentina (l'harissa è molto simile)


Lavate bene le patate e tagliatele con tutta la buccia a spicchi, conviene prendere le più piccole e dividerle in quattro ma fatelo a regola d'occhio che viene meglio. Nella teglia coperta da carta da forno sistemate le patate già a spicchi e conditeli con: due cucchiaini di harissa se non avete la beneamata "cunserva mara", olio extra vergine d'oliva, sale marino, rosmarino, pepe nero macinato grossolanamente.
In forno a fuoco bello vivace  per circa una quindicina di minuti, il tempo varia a seconda delle patate e del forno. Fate prima a darci un occhio e quando le vedete belle scrocchiarelle sono pronte da mangiaree!
Ps: Conviene sempre ghirarle almeno una volta mentre cuociono, così prendono una cotturaq uniforme!


con questa ricetta partecipo al contest di 2 cuori in cucina:

giovedì 16 giugno 2011

Riso speziato del pirata...della Luna che arrossisce e di Olia il pirata suo custode

La notte il mare non dorme. In effetti, il mare non dorme mai, pare calmo o arrabbiato a seconda delle stelle. La notte passeggiando sul lungomare, l'acqua si colora di piccole luci come cristalli luminosi che si increspano a pelo d'acqua. Sono le lacrime della luna che sta per tramontare, si nasconde all'orizzonte, nell'ultima piega dell'onda che volge a Oriente. Un pirata è suo custode, ha i capelli del colore della terra battuta dal sole e gli occhi di mandorle amare, il suo nome è Olia e porta nella tasca scucita del suo gilet verderame un tintinnambulo a forma di stella. La luna vaga nel cielo cercando il sole, suo amato, ma sa che l'unico momento in cui potrà sentirne la presenza è all'alba al suo commiato. Un secondo prima di immergersi nell'ultima onda vedrà la sua luce e sentirà di appartergli ancora, saprà di averlo vicino. Sarà il secondo che dura un'eternità.Olia la segue nel suo vagare, badando che non scappi che non disobbedisca. Eppure la luna a volte scappa, nascosta dalle stelle e quando la si vede come ieri arrossire non è per la vergogna o l'imbarazzo, ma perchè in quel momento abbracciava il sole che intrepido era sgattaiolato fuori, coperto da due nuvole come mantello, dalla piccola apertura che Orione ha fatto con il suo arco.   Così quando Olia ieri ha fatto vibrare il suo sonaglio ad indicare l'ora del tramonto ha visto la luna sorridere e perle sull'acqua  segnare il cammino di una luna color rubino e si è stupito, mentre un coro di stelle sorrideva per il segreto incontro avvenuto quella notte.


RISO SPEZIATO DEL PIRATA



Ingredienti:

200 gr di riso dei tre continenti
1 petto di pollo
gamberetti sgusciati
metà trancio di persico
1 zucchina
2 carote
piselli verdi
vino
brodo vegetale
curry
1 patata
timo
cipolla
aglio
paprika
vino bianco
capperi
olio evo
sale marino

Nel wok o in una padella alta e anti aderente mettete un filo di olio evo e l'aglio mettete a rosolare prima il petto di pollo fatto a pezzetti e il timo, girate spruzzate di vino bianco e dopo qualche minuto togliete e ponetelo su un piatto.  Aggiungete aglio e prezzemolo e fate soffriggere sempre con vino bianco il persico a pezzetti e  i gamberi e togliete e mettete in un piatto.
Tagliate la cipolla finemente e aggiungete capperi e curry , zucchina a tocchetti e carote, quando si sono rosolate un pò aggiungete il riso dei tre continenti e fate saltare in padella. Io di curry ce ne metto parecchio al posto della paprika si può usare il peperoncino secco. Fate insaporire nella padella per qualche minuto e aggiungete poi i pezzi di carne e di pesce già rosolate, girate bene e aggiungete di brodo e salate. Continuate la cottura aggiungendo a mano a mano il brodo vegetale che vi necessita e se volete aggiungete di spezie,cuoce in una ventina di minuti.

domenica 12 giugno 2011

Barchette di limone e tonno....piccole tradizioni..

Il cielo di Roma continua ad essere capriccioso, ti prende in giro. La domenica è d'obbligo con le amiche andare al parco vicino casa, stendere i larghi foulard di lino colorati, quelli comprati a 7.00€ dalla baracchetta dell'indiano vicino al giornalaio, potarsi dietro qualche buon libro, chiudere dentro al cassetto i pensieri neri e godersi una giornata sotto il grande albero che solleticato dal vento disperde petali bianchi. Questa Domenica c'era il referendum di mezzo, allora abbiamo anticipato al sabato, ma il cielo della  fa le bizze, ti fa gli scherzi, ti solletica con caldi raggi di sole e poi scroscia l'acqua..
Quindi abbiamo ripiegato a casa. Sulla strada un fiumiciattolo di acqua piovana dava il benvenuto alle tre viandanti, scorreva senza fretta sui mattoncini grigi che un tempo penso siano stati bianchi.
Quando ero piccola e pioveva, mi sedevo sui tre scalini rossi dell'ingresso di casa sotto il grande arco e stavo lì rannicchiata ore ad osservare il fiume che si ingrandiva ad un passo da me. Poi la mia cara nonna veniva a prendermi e dalla grande tasca del grembiule blue mi porgeva la metà di un gheriglio di noce:"E' una barchetta che porta un desiderio".
La nostra piccola tradizione era quella di poggiare la barchetta con attenzione perchè non si rovesciasse ed esprimere il desiderio, vederla navigare placida e serena sul veloce corso di una speranza...


BARCHETTE DI LIMONE E TONNO


INGREDIENTI:2 limoni
capperi
prezzemolo
2 cucchiai di philadelfia light
1 scatola di tonno al naturale
4 cucchiai di ricotta
pepe nero
olive verdi
sale qb

Tagliare a metà i due limoni e lavorare con un coltello o con lo scavino l'interno in modo da pulirli per avere solo la buccia integra. Nel frattempo in una terrina tagliare a pezzetti il prezzemolo e le olive verdi sgusciate, aggiungere il tonno e i pepe, salare e mescolare bene con i cucchiai di ricotta e philadelfia, che chiaramente potrete aumentare o diminuire a seconda del gusto.
Riempire le barchette con la crema ricavata e decorare ciascuno con un'oliva verde. Far riposare in frigo e servire freddi .
Mangiandoli potete esprimere un desiderio!;) 
con questa ricetta partecipo a:





venerdì 10 giugno 2011

Quattro SI per dire NO...referendiamoci va....


Mio padre mi ha sempre detto che gli esami veri non sono quelli dell'università, gli esami reali su cui una persona si gioca davvero tanto, sono quelli che meno ti aspetti e cioè:

il riuscire a prendere il treno giusto, essere pronta a salire e scommettere su te stessa,

essere pronta a portare avanti un'idea se la si ritiene giusta,

essere pronta ad aiutare l'altro e difenderlo se lo si ritiene in pericolo o vittima di un'ingiustizia, questo anche se non lo si conosce e anche e soprattutto se non si hanno interessi nel farlo.

Mio padre mi ha insegnato una cosa importante che il territorio non ha santi in paradiso e non può difendersi, dobbiamo essere noi i suoi custodi e dobbiamo noi essere le sue sentinelle, noi abbiamo la possibilità di dargli voce, di tutelarlo, di difenderlo.

Domenica andrò a votare, perchè il mio voto è importante, com'è importante quello di tutti, perchè domenica avremo la possibilità di difenderlo il nostro territorio, avremo la possibilità di decidere il nostro futuro e non siamo chiamati noi a votare ma lo sono le nostre coscienze,
avremo la possibilità di scrivere SI per dire NO!

Referendiamoci va..



  

mercoledì 8 giugno 2011

Trancio di pesce spada con crema di aceto balsamico .... pomeriggi uggiosi

Sarà che sono nata a trenta metri dal mare, sarà che quando piove mi ci inzacchero come se avessi attraversato una palude, sarà che per quanto mi sforzi, il mio arguto occhio non  riesce a prevedere che tempo farà e ogni volta che mi metto una magliettina senza maniche e scarpe basse e aperte, rischio sempre di trovarmi al centro di un nubifragio.Amo la pioggia, la trovo coccolosa e meditativa, chiaramente quando ti trovi a casa e spii il temporale dal tuo minuscolo porticato, guardando al di là della vetrata il susseguirsi di capocchie colorate e imprecazioni per non essere riusciti ad evitare la piccola malefica conca divoratrice di scarpe nuove. Ieri avevo appuntamento con R. il cielo era chiarissimo, un caldo infame di quelli che ti fanno evaporare nel giro di cinque minuti, poi Roma è umida e la metro stra piena di gente, niente da fare stavolta il cielo non mi frega, indosso una casacca blu senza maniche di voile e sotto una cannottierina nera, pantaloni alla capri e sandali estivi. Arrivo all'appuntamento macinando strada, il voile fa il suo mestiere e svolazzando mi distrae  dalla cappa di umido ferma ad un metro da me. Ci dirigiamo in un localino tranquillo, per chiaccherare davanti ad un buon aperitivo, scegliamo di sederci fuori per godere di quel sole.Così le parole si snodano davanti a due coloratissimi spritz e una fetta d'arancia sommersa nel ghiaccio. Si parla di A. di B. di progetti futuri e di programmi per il W.e. tra un sorso e l'altro il vento aumenta e la luce che ci inebriava minuti prima lascia il posto ad un'ombra grigia e sottile, la mia casacca non può far nulla contro le raffiche di vento fresco che ci vengono contro, ho gambe e braccia intirizzite, guardo la fetta di arancia, il ghiaccio ormai si è sciolto e penso tra me e me che forse lì dove sta è più al caldo di me. Paghiamo velocemente e trangugiamo gli ultimi sorsi di spritz rimasti nel bicchiere, il cielo si rompe e un lampo illumina la strada, gli inglesi dicono che piovono cani e gatti, non lo so secondo me in quel momento piovevano bisonti. Attraversare le vie di Roma nella pioggia battente, diventa una sfida a rafting, ci puoi pescare se hai la lungimiranza di portarti maschera e boccaglio. Macino strada, mentre i goccioloni mi urtano contro i vestiti che nel giro di due bracciate sono totalmente  fradici, lasciandomi dietro l'eco dei miei splash. Arrivo al mio cortile che i sandali sembrano le scarpette da muta, suono il citofono, rivoli di acqua mi scendono dalla fronte per via dei capelli completamente bagnati. D mi apre e fa:
 "Ma sei stata in piscina?"

TRANCIO DI PESCE SPADA con CREMA DI ACETO BALSAMICO
su letto di rucola


pesce spada a tranci
rucola
1/2limone
pepe nero
cipolla
vino bianco
sale qb
olio evo
crema di aceto balsamico di Modena


Cuocere in padella un soffritto di cipolla bianca e sfumare con del vino bianco, poggiare i tranci di pesce spada e voltare dopo qualche minuto. Aggiungervi il succo di metà limone e un pizzico di pepe nero.Abbassare la fiamma.
Sul piatto di portata sistemare la rucola e condire con un pizzico di sale, un filo di olio evo e qualche goccia di crema di aceto balsamico di Modena. Togliere i tranci dal fuoco e sistemare sul letto di rucola, decorare con la crema di aceto balsamico di Modena facendo attenzione a versarla sia sul trancio  che sulla rucola.
E' un piatto light ma coccoloso!

domenica 5 giugno 2011

Gateau di mele ... di amici che ti salvano dai guai e dei vincitori del Contest

Avere degli amici che ti tolgono dagli impicci è una fortuna non da poco. Sono una foodblogger è vero, sono forse l'unica foodblogger che ha un rapporto problematico con i dolci, di amore e odio per intenderci.  Parlo di amore perchè davanti ad una fetta di torta i miei occhi si illuminano come quelli di una ragazzina e di odio perchè non sempre basta la mia buona volontà a rendere perfette le mie torte e crostate una volta uscite dal forno. A pensarci bene delle volte ho sfornato materiali non ancora conosciuti su cui il team di scienziati a cui li ho consegnati ancora si deve pronunciare! Fortunatamente a venirmi in aiuto c'è il mio amico Luigi M.,  mio soccorritore già da tempo. Luigi è la persona che ha salvato alcune mie tesine con scadenze improrogabili dall'oblio del virus malefico che aveva annientato il mio computer, mi ha passato stampanti, cartucce, fogli A4, chiavette, mouse ecc. 
In effetti, mi ha aiutato anche a uscire indenne dai deliri di un pc che sembrava un reperto fossile e che pareva andasse a molle, lo ha reso veloce, scattante, funzionale alla stregua di uno della Nasa. Fierissima di ciò, non potevo non  chiamarlo in mio aiuto nel momento in cui notavo una certa penuria di ricette da dessert nel mio bloggetto capriccioso, detto fatto un gateau di mele che io e Grazia abbiamo praticamente spazzolato .... e ....tadatata......


GATEAU DI MELE



Ingredienti:

per  pasta frolla: Farina magia con lievito 250gr.
2 uova grandi 1intero e 1 tuorlo
burro 125 gr.
vanillina 2 bustine
cannella 1 c.no
zucchero 110 gr.



teglia : 25x15
mele 4
1 barattolo di marmellata di albicocche
rhum
cannella

Stendere la pasta frolla sulla teglia e bucherellare con la forchetta. Coprire con la marmellata di albicocche e le mele tagliate a fette sottili, lasciate precedentemente a riposare 2 ore con zucchero di canna , cannella e rhum. Coprire le mele con un altro pò di cannella e zucchero di canna e infornare  50 minuti a 180° a forno ventilato.



Vi assicuro che il risultato è ottimo prova ne è che sia io che Grazia abbiamo spazzolato mezza teglia !:)






Ora ...veniamo al contest "Ma chi l'ha detto che una rondine non fa primavera??"...come potevo non presentare un gateau per parlare dei "dolcissimi" pacchi che spedirò alle tre ricette vincitrici del mio contest???

1. scelta da marzia di Coffe & Mattarello : Marmellata di fragole marzoline di FiordiRosmarino
2. scelta da Vale di Tanto per: Zuccotto di Fragole e Ananas di Dolci Golosità
3. scelta da bussola di In lungo e largo : Spaghetti alla chitarra con sugo di nella Cucina di Ely!


Ai tre vincitori verrà spedito un pacchetto con l'occorrente per una parentesi colorata e fresca che sa già d'estate e racconta un pò di Ricci Picci e Capricci , perciò mandatemi il vostro indirizzo sulla mail :
cotognatablogspot@yahoo.it
Che dire??????
Per fortuna non dovevo giudicare io che non avrei saputo che pesci pigliare, le ricette erano una più bella dell'altra!Grazie ancora a tutttiiiiii!


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