giovedì 22 aprile 2010

Pomodori rossi in padella

Questa è un'antica ricetta.. povera quanto veloce..decido di postarla proprio perchè molto spesso mi ha tolto dai pasticci, quando al ritorno dal lavoro il frigo era semivuoto..ieri è stata una serata di quelle tra operai e casa a soqquadro, c'eravamo dimenticati di fare la spesa così rovistando tra le verdure superstiti mi accorgo di quelle due manciate di pomodori...perfetto cena salva..




Pomodori rossi tondi, Cipollotti freschi, Olio extra vergine d'oliva, Capperi, Sale e Origano

In una padella bassa, antiaderente e capiente mettete a soffriggere l'olio con un pò di cipollotto fresco tagliato sottile e adagiare poi sopra i pomodori interi già lavati e ben asciugati. Una volta sistemati a dovere sulla padella, salate e coprite con un coperchio ampio e lasciateli cuocere per qualche minuto senza rimestare (circa 3- 4 minnuti) dipende dalla grandezza dei pomodori e far soffriggere a fuoco moderato. Sollevate poi il coperchio e con un mestolo in legno sistemare i pomodori in modo tale che si possano cuocere anche dall'altro lato e richiudere. Dopo pochi minuti vanno aggiunti un pò di capperi ancora a cottura da ultimare e facendo attenzione a non rompere i pomodori bisognerebbe farli mantecare un pò, in modo tale che il loro profumo risulti ancora fresco e inalterato.

Una volta tolti dal fuoco e adagiati in una pirofila spolverare ben bene con rosmarino e servite con delle fette di pane fritto, magari quello un pò più duro avanzato da qualche giorno.

domenica 18 aprile 2010

Nuvole di Peperoni verdi in pastella

Non sono mai stata una bambina triste, ma i pomeriggi affogati dai lacrimoni passavano veloci con zia Grimilde che amabile zitella e cuoca prodigiosa, riusciva a farmi sorridere e a trasformare semplici piatti in meravigliose avventure fiabesche.







Così, con mani sicure dopo avermi asciugate le copiose lacrime, mi portava via nelle cucine e mi faceva sedere nello sgabello più alto, quello da cui potevo governare il mondo e vedere tutto ciò che zia Grimilde avrebbe di lì a poco fatto.



Le frittelle di zucca gialla erano le mie preferite, non erano solo frittelle ma nuvole, diceva zia Grimilde, nuvole che si sarebbero portate via i lacrimoni. In effetti era proprio così.
Questa è una variante per i più grandi, potete farlo utilizzando i peperoni piccanti o dolci a seconda del gusto o delle occasioni….

500 gr farina doppio zero, 1 cubetto di lievito di birra , 1 arancia,

Versare in una ciotola un kg di farina 00 e grattugiare la buccia di un’arancia possibilmente biologica, sciogliere un cubetto di lievito di birra e un cucchiaio di sale in un tazzone di acqua calda ma non troppo, rimestare e versare il composto nella farina.

Impastare bene con le mani in modo energico aggiungendo un pò di acqua calda in modo da ottenere poi una pastella elastica e morbida e lavorare in modo tale che la pasta incorpori aria diventando elastica.
Accomodare la pasta sempre nella ciotola e spolverare con della farina chiudere e tenere a caldo per un paio di ore.
Nel frattempo si cominciano a preparare i peperoni da friggere, bisogna tagliarli in due per lungo avendo cura di togliere via i semi.
Dopo di ciò, versare nella pasta il succo di un’arancia spremuta e se necessario si può ancora diluire on un altro poco di acqua calda.
A mani bagnate prendere la prima metà del peperone, passarlo nella pasta a mò di cucchiaio, in modo che raccolga all’interno un po’ di pastella e poggiarlo con delicatezza nell’olio già pronto sul fuoco, facendo attenzione a posizionare a contatto con l’olio riscaldato la superficie del peperone e non della pastella e poi rigirarlo in modo da continuare la cottura su entrambi i lati.


A doratura si toglie dal fuoco, si lascia qualche minuto a scolare l'olio in eccesso su carta assorbente e si servono le nuvolette ben calde .




Sagne torte al sugo domenicali...

Oggi è domenica ...e come tutte le domeniche non si può fare a meno di un piatto accogliente e familare che all'occorrenza, sappia lenire i piccoli e passeggeri dissapori in famiglia, così ve lo ripropongo utilizzando una vecchia foto di repertorio...


Ingredienti:1 Kg di farina di grano duro, 2 Kg di pomodori freschi, cipolla, basilico, sale, peperoncino, un cucchiaio di ricotta forte


Lavorazione:


Per il sugo: Lavare bene i pomodori, strizzarli e fare una passata con il passatutto. In una pentola media versare circa 50 gr di olio extra vergine d’oliva, un pò di cipolla tritara e mezzo peperoncino e mettwere a rosolare a fuoco lento. Quando la cipolla assume il coloro dorato, aggiungere la passata di pomodoro fresco e coprire la pentola.Cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti aggiungendo un pizzico di sale. Controllare eventuale necessità di aggiungere un pò di acqua e alla fine aggiungere la ricotta forte, avendo cura che si sia ben sciolta prima di spegnere il fuoco.

Per la pasta: Predisporre la farina a fontana sul tavolo, versare dell’acqua ed impastare tenendo presente che l’impasto non deve essere morbido. Quando la farica è stata tutta incorporata lavorare l’impasto con le mani finchè un assume elasticità e lucentezza.Prendere il mattarello e fare una sfoglia abbastanza sottile, avendo cura che sia perfettamente rotonda. Spolverare la sfoglia con un pò di farina e ripiegarla su se stessa in modi da formare un semi cerchio. Tagliare tutta la sfoglia a strisce di circa 1 cm. senza rimuoverle. Prendere una striscia di pasta, stenderma tenendo con la mano sinistra una estremità e con la destra arrotolarla, facendo scorrere la striscia di pasta sotto il palmo della mano destra. Quando lespire hanno interessato tutta la lunghezza della strisca di pasta, piegarla in due e riporla su un panno .Mettere l’acqua in una casseruola portandola ad ebollizione. Aggiungere un pò di sale e versare delicatamente le sague torte nell’acqua lasciandole cuocere per circa 4 minuti. Dopo averle scolate, versarle in una coppa in cui è stato messo un mestolo di sugo di pomodoro sul fondo. Spargere sopra il sugo rimasto, adornando con delle foglie di basilico e servire.

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