domenica 20 febbraio 2011

"La fritta" PAPARINA E OLIVE NERE.....passaggio nei campi


monet-campo di papaveri

I papaveri mi hanno sempre affascinato, sembrano delle ballerine vestite di tulle rosso che roteano il loro elegante corpo al muoversi capriccioso del vento. Mia nonna da piccolina mi prendeva per mano e ci inoltravamo nel grande giardino, retrostante la piccola villetta al mare che a primavera si riempiva di margherite e papaveri rossi, così immerse da quei colori, ci sedevamo sulle due seggioline e lei mi insegnava a far domande ai fiori  e a chiederli per giocare di ballare.
Si prende un papavero con delicatezza, si piegano piano i petali all'esterno e lo si fa danzare con il bel tutù rosso, girando lo stelo tra le mani.
Adoro guardarli i papaveri, mi sembrano animati, come piccole creature mimetizzate che ad una girata d'occhio, scendono dal loro stelo e saltellano, danzano, chiaccherano senza essere visti. Ancora adesso passare in mezzo ad un campo mi emoziona, per la scoperta che ne sottende, l'avventura sussurrata di trovare fragili orchidee selvatiche, danzatrici provette o divine veggenti a cui chiedere del proprio amato. Cosa sarebbero i prati e le campagne senza il colore di questi caldi baci rossi  ?

LA FRITTA ( PAPARINA CON OLIVE NERE )



INGREDIENTI:

200 gr di paparina,
un pò di olive nere
aglio
sale 
cipolla se se ne vuole
olio evo


E' un piatto tipico delle mie parti, come credo di tutto il meridione, non so bene perchè in dialetto venga chiamata la fritta probabilmente perchè è buona come se fosse fritta, è un piattoc he anche se è solo di verdura appancia molto.La paparina, viene chiamata anche papaverina e  sarebbe la pianta del papavero colta nei mesi che vanno da novembre a febbraio quando ancora è giovane e i papaveri non sono fioriti.   E' una ricetta veloce e buonissima, si soffrigge in olio extra vergine d'oliva l'aglio e la cipolla, poi si aggiunge al soffritto la verdura cruda e la si allunga con due tazze di acqua , si aggiusta di sale e si lascia cuocere. Pochi minuti prima di spegnere si aggiungono le olive nere e si mescola bene. La paparina diventa al palato morbidissima e soffice e il profumo avvolgente delle sue foglie e delle olive nere è qualcosa di indimenticabile!



Stesi su un prato a faccia in sù, coperti  completamente dai fiori, ammirerete un cielo bellissimo dalle sfumature d'incanto, poi il rintocco di una campana lontana  e si apre una porta su un'altro mondo, silenzioso e schivo, che ha suoni e colori propri..

Con questa ricetta partecipo al contest per bene di sunflowers, legato al progetto illa-ape onlus per il sostegno alle donne colpite da endometriosi, si tratta di proporre ricette in linea con un'alimentazione sana, senza grassi saturi o carne rossa, più informazioni le leggerete cliccando sul link di seguito. Ho scelto questo tipo di ricetta, perchè è legata alle donne, erano le donne a raccogliere le erbe selvatiche per farne gustosi piatti e perchè la base è quanto mai povera, olio extravergine d'oliva e verdura, nonostante possa essere pensatoc ome contorno appancia molto con il suo gradevole profumo e gusto.

28 commenti:

  1. Credimi, non sapevo che questo fosse possibile, ma è da provare sicuramente, Buona domenica.

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  2. si Max te lo consiglio è ottimo è un piatto tipico delle mie parti ed è buooooonissimo ;)

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  3. Non sapevo neppure io che si potessero mangiare le foglie di papavero, e poi mi piace mangiare foglie e fiori.... pero' qui in Nuova Zelanda campi pieni di papaveri non ce ne sono, magari giusto un papavero qua e la' sul bordo della strada.

    Spero di potere assaggiarli un giorno! Intanto ti seguo

    ciao
    A.

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  4. Grazie per la ricetta che tra l'altro non conoscevo ;) l'ho inserita nel Contest perBene con grande piacere.
    Buona giornata
    Sonia

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  5. @Alessandra bè allora facciamo così appena capiti da qui ti preparo la fritta promesso! :)

    @ sunflowers: perfetto sono contenta che vada bene :)

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  6. Non sapevo che si potesse mangiare la pianta del papavero!! Davvero un'ottima ricetta ed interessantissima. Grazie Babette

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  7. conosco la ricetta.... è incredibile..... ora mi hai messo nostalgia della mia terra....
    che a dir la verità ci vuole poco

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  8. é il mio fiore preferito! Ma dai, non sapevo della commestibilità delle foglie papaverille :)
    Bacioni

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  9. MA io questa delizia non la conoscevo proprio, deve essere buonissima...buona domenica, bacioni, Flavia

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  10. Ma che bellissima ricetta.Non lo sapevo che si potevano mangiare le foglie dei papaveri.Questo tuo post mi ricorda quando ero piccola e mia zia scherzava con me dicendo cantando "lo sai che i papaveri son alti alti alti e tu sei piccolina e tu sei piccolina....." e con la mano faceva il segno della mia statura.Mamma mia come mi sentivo felice e rispondevo in coro " son nata paperina che cosa ci vuoi far."

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  11. la storia dei papaveri ballerini mi ha commossa, sò quanto amore ci sia dietro un ricordo di una nonna... la ricetta è davvero bella :)

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  12. @ annamaria è veroooo che bella quella canzone me la canticchiavano sempreeeee

    @Erica si i ricordi della nonna sono quelli che t rimangono più nel cuore

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  13. MAi fatta, mai sentita davvero...
    per diverse ragioni non ho ricordi del genere con mia nonna, e quando mi capita di leggerli mi sembrano quasi romanzeschi!
    baci
    Vero

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  14. buonissime, confermo... una delle scoperte più magiche della mia venuta in terra salentina...

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  15. non conosco la paparin, ma le erbette selvatiche mi fanno sempre impazzire....vorei saperle cogliere vorrei saperle riconoscere....i papaveri sono firoi magici così leggeri m acosì densi, non puoi non guardarli! grazie per la tua visita a prestissimo allora! :)

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  16. davvero una ricetta gustosa e a me sconosciuta! molto molto interessante :-) e piacere di conoscerti! ciao Ely

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  17. Ma sai che non l'ho mai assaggiata ????!!!
    Devo rimediare, secondo me è molto gustosa !!! Bacino angela

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  18. salentino doc. in dalmine raccolgo la cicuredda ma la paparina non riesco a trovarla.proverò a cercarla ancora. saluti

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  19. salentino doc.ma la vera ricetta per cucinare la paparina e antichissima ed è segreta fù data dai greci e portata nel salento e poche persone sono in grado di saperla. la maggior parte degli ingredienti gli avete nominati ma mancano i principali che fanno di questo piatto il più grande afrosidiaco esistente. saluti da pantaleo

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