Non sono mai stata una bambina triste, ma i pomeriggi affogati dai lacrimoni passavano veloci con zia Grimilde che amabile zitella e cuoca prodigiosa, riusciva a farmi sorridere e a trasformare semplici piatti in meravigliose avventure fiabesche.
Così, con mani sicure dopo avermi asciugate le copiose lacrime, mi portava via nelle cucine e mi faceva sedere nello sgabello più alto, quello da cui potevo governare il mondo e vedere tutto ciò che zia Grimilde avrebbe di lì a poco fatto.
Le frittelle di zucca gialla erano le mie preferite, non erano solo frittelle ma nuvole, diceva zia Grimilde, nuvole che si sarebbero portate via i lacrimoni. In effetti era proprio così.
Questa è una variante per i più grandi, potete farlo utilizzando i peperoni piccanti o dolci a seconda del gusto o delle occasioni….
500 gr farina doppio zero, 1 cubetto di lievito di birra , 1 arancia,
Versare in una ciotola un kg di farina 00 e grattugiare la buccia di un’arancia possibilmente biologica, sciogliere un cubetto di lievito di birra e un cucchiaio di sale in un tazzone di acqua calda ma non troppo, rimestare e versare il composto nella farina.
Impastare bene con le mani in modo energico aggiungendo un pò di acqua calda in modo da ottenere poi una pastella elastica e morbida e lavorare in modo tale che la pasta incorpori aria diventando elastica.
Accomodare la pasta sempre nella ciotola e spolverare con della farina chiudere e tenere a caldo per un paio di ore.
Nel frattempo si cominciano a preparare i peperoni da friggere, bisogna tagliarli in due per lungo avendo cura di togliere via i semi.
Dopo di ciò, versare nella pasta il succo di un’arancia spremuta e se necessario si può ancora diluire on un altro poco di acqua calda.
A mani bagnate prendere la prima metà del peperone, passarlo nella pasta a mò di cucchiaio, in modo che raccolga all’interno un po’ di pastella e poggiarlo con delicatezza nell’olio già pronto sul fuoco, facendo attenzione a posizionare a contatto con l’olio riscaldato la superficie del peperone e non della pastella e poi rigirarlo in modo da continuare la cottura su entrambi i lati.
A doratura si toglie dal fuoco, si lascia qualche minuto a scolare l'olio in eccesso su carta assorbente e si servono le nuvolette ben calde .